U-Bahn
di Fabrizio Borelli
Dieci linee, 146 chilometri, sopra e sotto terra, 143 stazioni. La U-Bahn ha le carrozze gialle ed è lo specchio della comunità che ci viaggia sopra, 24 ore su 24. Non ci sono tornelli né barriere di altro tipo. Compri il biglietto e lo metti in tasca, se sei onesto e se hai rispetto per la collettività. La gente di Berlino confida in sé stessa, ha un alto senso della città e della U-Bahn.
Puoi girare la metropoli in lungo in largo, comodo e veloce, sui vagoni gialli. Nella U-Bahn trovi persone di tutti i tipi, di tutte i colori, di tutte le religioni. Non ci sono venditori ambulanti, ogni tanto incontri dei musicisti. Alcune stazioni sono dei veri e propri centri commerciali, soprattutto quelle che incrociano la S-Bahn, il servizio ferroviario urbano, altri 482 chilometri di strada ferrata al servizio dei cittadini. Altre ancora sono eccellenti citazioni dell’ingegneria ferroviaria del secolo scorso
Stazioni vecchie e nuove dai nomi evocativi: Bismarckstraße, Richard-Wagner-Platz, Kochstraße… Poi le Geisterbahnhof, le stazioni fantasma: Potsdamer Platz, Unter den Linden, Alexanderplatz… Quelle chiuse dopo la seconda guerra mondiale, fino ai tempi del muro, inutili e pericolose in una città allora ferita e divisa.
Berlino, cuore e memoria d’Europa.